Articoli pubblicato con il tag: competenze chiave
EDUCAZIONE CIVICA ORA – Tutti i contributi al dibattito!
Schermata 04-2458962 alle 14.15.25

Quest’anno è cruciale per definire il modo in cui nelle scuole sarà vissuto l’insegnamento di Educazione Civica, dopo l’entrata in vigore della legge 92/2019 con un inusuale e altissimo consenso in parlamento. Cosa questo insegnamento diverrà nella vita concreta delle scuole, nel percorso di apprendimento e nelle vite degli studenti e delle studentesse dipende ora da una molteplicità di attori.
Per Scuola Democratica è un processo importantissimo da seguire e supportare. La posta in gioco infatti era già altissima lo scorso anno, ma oggi lo è ancora di più.

Clicca per accedere a tutti i contributi del dibattito dal 4 maggio, data del suo lancio su questo blog, a oggi.

.
Il RAV e i PDM: burocrazia o strumenti di apprendimento e miglioramento?
Schermata 11-2459171 alle 19.05.50

di Marco Manariti
Il Bilancio Sociale, o il RAV, è uno strumento che se ben utilizzato riflette l’organizzazione e che la fa riflettere.
Come viene fatto il Bilancio Sociale, il suo processo di realizzazione è il cuore pulsante dello strumento, quello che dà i risultati più intensi e preziosi. Se non ci si limita a viverlo come un adempimento burocratico, il bilancio sociale oltre a favorire la comunicazione interna ed esterna, può fungere anche da ponte tra passato e futuro, perché partendo dalla propria identità, storia e dall’interpretazione dei risultati già conseguiti, permette di avviare la nuova programmazione.

.
DIBATTITO EDUCAZIONE CIVICA ORA – Un insegnamento per le competenze trasversali
Schermata 06-2459020 alle 12.24.01

di Daniela Lazzati

Dall’a.s. 2020/21 entrerà in vigore la legge n. 92 – 20 agosto 2019, con la quale, com’è noto, si introduce l’insegnamento scolastico dell’educazione civica. Si tratta di un’occasione da non perdere per le scuole di ogni ordine e grado, occasione per costruire e sviluppare, nei nostri studenti, competenze trasversali di grande rilevanza, sia per la formazione dei futuri cittadini che, nelle scuole secondarie di secondo grado, per completare il profilo culturale e professionale dei diplomati, in vista del loro ingresso nel mondo del lavoro, ovvero della prosecuzione dei loro percorsi di studi.
In tal senso anche l’insegnamento dell’educazione civica si inquadra nella cornice delle competenze chiave per l’apprendimento permanente del Consiglio d’Europa del 2018, e, in particolare, proprio della competenza in materia di cittadinanza. Per alcune scuole sarà quindi il momento di pensare e di elaborare concretamente una vera programmazione didattica per competenze. E sarà anche il momento di valorizzare i percorsi e le iniziative che, all’interno di Cittadinanza e Costituzione, o di altri interessanti ed innovativi progetti, le scuole hanno attivato già nei precedenti anni scolastici.
Vediamo in concreto qualche buona pratica che può chiarire meglio come l’educazione civica potrà essere parte significativa del curricolo dei diversi indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado.

.
DIBATTITO EDUCAZIONE CIVICA ORA – Un Portfolio delle competenze di cittadinanza. Per l’Educazione Civica trasversale
Schermata 06-2459016 alle 11.47.14

di Giuseppe Adernò
Mentre il MIUR prepara le Linee guida per l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, si propone alle scuole di mettere in atto l’avvio di un portfolio di documentazione e di competenze del senso civico scaturito dalle opportunità formative che la scuola offre ai propri studenti e sarebbe auspicabile che tali opportunità fossero destinate agli studenti di tutte le classi della scuola.

.
DIBATTITO EDUCAZIONE CIVICA ORA – Pratiche di cultura del contraddittorio nella scuola italiana: Il progetto ‘A suon di parole – Il gioco del contraddittorio’
Schermata 05-2458999 alle 13.04.03

di Paolo Sommaggio – Chiara Tamanini
Il progetto ‘A suon di parole – Il gioco del contraddittorio’ ha evidenziato come il confronto dialettico, vissuto come una competizione sportiva, sia in grado di promuovere negli studenti il desiderio e la capacità di confrontare i propri ragionamenti con quelli degli altri. Scopo del “gioco educativo” è di sviluppare l’autonomia di pensiero nei giovani, aumentarne la interazione e la coesione sociale. Il dibattito, se svolto secondo un’ispirazione socratica, prepara infatti i cittadini di domani.

.
CHIAMATA AL DIBATTITO : EDUCAZIONE CIVICA ORA – Un’opportunità decisiva da giocare, oggi più che mai
imgtreages

Quest’anno è cruciale per definire il modo in cui nelle scuole sarà vissuto concretamente l’insegnamento di Educazione Civica, dopo l’entrata in vigore della legge 92/2019 con un inusuale e altissimo consenso in parlamento. Cosa questo insegnamento diverrà nella vita concreta delle scuole, nel percorso di apprendimento e nelle vite degli studenti e delle studentesse dipende ora da una molteplicità di attori. Vi invitiamo a contribuire al dibattito su Learning4.it, il blog di Scuola Democratica.

.
Educare a vivere con gli altri: cosa può fare la scuola?
treellle vivere con gli altri

Di Saul Meghnagi, dal Convegno organizzato dall’Associazione TreeLLLe, svoltosi a Roma, il 19 marzo 2016 presso la Luiss.
Nel convegno sono stati presentati i risultati di uno studio che ha analizzato il problema dell’”Educazione alla cittadinanza nella scuola superiore” e che ha interessato giovani diplomati (19-23 anni). Le sfide determinate da una società composita per cultura, sensibilità, idee sulla società e sulla democrazia, vedono crescere l’importanza di una “global citizenship”, una formazione civica aperta al confronto e suscettibile di garantire la convivenza civile tra persone, lingue, religioni, esperienze diverse di lavoro e di vita. Questo è uno dei temi primari sui quali l’Associazione TreeLLLe intende promuovere il confronto e il dibattito nazionale.

.
RECENSIONE: “La scuola, le api e le formiche. Come salvare l’educazione dalle ossessioni normative” di Walter Tocci
Schermata 01-2457392 alle 17.52.32

a cura di Fiorella Farinelli (Esperta di sistemi scolastici e formativi) –
Un libro dedicato alla scuola. Alle tante formiche operose che, curando “la buona vita in comune”, ne fanno talora un luogo straordinariamente innovativo, mentre non sembrano esserci, in questa fase, le api capaci di “scrutare curiose nuovi paesaggi per arricchire gli alveari”. La scuola e la politica, dunque. Un mondo tutto sommato vitale da un lato, e la ”riforma mancata”, le “ossessioni normative”, le decisioni “non generative” dall’altro.

.
Per progettare il futuro della scuola … guardiamo bene il presente!
Schermata 04-2457114 alle 13.36.59

di Stefano Casarino (insegnante di Lettere nei Licei, Presidente della Delegazione di CN dell’A.I.C.C.) in risposta all’articolo Discutiamo lo sviluppo della Buona Scuola-
Ogni ipotesi di cambiamento deve partire dalla constatazione della situazione presente, dalla ricognizione esatta dei punti di debolezza, ma anche dei punti di forza, di ciò che ci si accinge a modificare.

.
Scuola buona, scuola imperfetta e scuola da migliorare
Schermata 11-2456989 alle 13.01.25

di Paolo Sestito (Banca d’Italia ed ex commissario straordinario INVALSI) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” – L’uscita del documento sulla Buona Scuola e la consultazione avviata dal Governo sono iniziative encomiabili. Si è così sottolineata la necessità di affrontare il tema del sistema scolastico nella sua globalità dopo anni di micro-interventi. Inoltre si è sottolineata l’idea che una buona scuola è un investimento, da fare usando oculatamente le risorse, ma per l’appunto da affrontare. Tuttavia, senza pretesa di esaustività, è sugli aspetti che meno (mi) convincono che qui però mi soffermo.

.
La “Buona Alternanza” : una riflessione tra “tutor “e “Figura strumentale”
alt sc lav

di Alessandra Benadusi e Monica Bernard (I.I.S. “Paolo Baffi” – Fiumicino)
Come far incontrare realmente le esigenze e i tempi, spesso frenetici, dell’ambiente di lavoro, con quelli sicuramenti più lenti e ponderati della formazione e dell’apprendimento delle pratiche professionali ?

.
La buona scuola è… una buona comunità di pratiche
pta-meeting

di Caterina Manco (Dirigente Scolastico a Monterotondo – RM) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” -

Una scuola buona, che sia contemporaneamente audace impresa e organizzazione che apprende, non può che fondarsi sulla figura di un Dirigente Scolastico, di cui si intravedano le competenze prima ancora delle conoscenze, e su un progetto di auto sviluppo che renda ogni Istituzione Scolastica luogo e soggetto di produzione della cultura, volano per una nuova azione di sviluppo sociale.

.
Gli studenti italiani e l’alfabetizzazione finanziaria: primi risultati da PISA 2012
it piggy_bank_money_465x2888_140809_000006518022Small_t460

di Alessia Pozzi (Sociologa dell’educazione)

Il 9 luglio 2014 sono stati presentati i risultati degli studenti italiani in materia di alfabetizzazione finanziaria. I dati presi in esame provengono dall’indagine PISA 2012 che, oltre ad attestare le competenze in lettura, matematica e scienze, per la prima volta si é occupata di esaminare le conoscenze finanziarie acquisiate dagli studenti all’interno e all’esterno del percorso scolastico. Nel complesso i risultati presentati non sono di certo entusiasmanti: i punteggi ottenuti risultano mediamente inferiori a quelli riscontrati in lettura e matematica.

.
Il nuovo numero di Scuola Democratica!
Schermata 06-2456832 alle 15.39.05

E’ uscito il nuovo numero di Scuola Democratica. Dopo due Special Issue usciti nel 2013 e prima del terzo monografico che sarà dedicato al tema dell’equità e delle disuguaglianze educative (che sarà curato da Alessandro Cavalli), quello che apre questo 2014 è un numero standard anche se, come vedremo, i contributi che presentiamo sono questa volta focalizzati soprattutto, anche se non esclusivamente, sull’ambito scolastico.

.
Classici dentro: quale futuro per il liceo classico?
futuro classico

di Micaela Ricciardi (Dirigente Scolastico Liceo classico Giulio Cesare di Roma)
Con il convegno del 12 aprile al liceo Giulio Cesare di Roma (“Speranze per la scuola del terzo millennio. Riflessioni a partire dal dibattito aperto dal processo”) si è chiuso il ciclo di iniziative di “Classici dentro” pensate e realizzate dai tre licei romani Visconti, Virgilio e Giulio Cesare, grazie al supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.

.
Il processo all’in-attualità del liceo classico
PROCESSO CLASSICI DENTRO

di Clara Rech (Dirigente scolastico del Liceo “Ennio Quirino Visconti” di Roma)

Presso il Liceo E.Q. Visconti di Roma, l’11 aprile 2014, si è svolto il convegno “Il Processo: l’In-Attualità del liceo classico?”, uno degli eventi previsti all’interno dell’iniziativa Classici Dentro organizzata dai licei romani Giulio Cesare, Virgilio, Visconti.
Un grande gioco, un gioco molto serio. L’imputazione di accusa era infatti la seguente: nella nostra società della conoscenza, iscriversi al liceo classico è una scelta ancora sensata o, piuttosto, sganciata dalla realtà?

.
Le competenze per salvare il liceo classico
giudice

di Claudio Gentili (Vice Direttore Politiche Territoriali, Innovazione e Education di Confindustria)

I numeri delle pre-iscrizioni al liceo classico per il prossimo Anno Scolastico sanciscono la più incontestabile delle verità: il liceo classico sta morendo. Tuttavia non va auspicata la “morte” del liceo classico, ma la morte delle cattive pratiche didattiche che lo hanno allontanato dal secolo che stiamo vivendo.

.
Speranze per la scuola del terzo millennio
giudice

di Laura Correale (Docente di latino e greco presso il liceo classico Giulio Cesare di Roma)

Mettiamo sotto processo il liceo classico, mettiamoci sotto processo, guardiamo con rigore i nostri difetti e le nostre inadeguatezze. Ma un’analisi spesso non del tutto circostanziata del nostro liceo sembra dimenticare il dissesto, il purtroppo innegabile decadimento del sistema educativo italiano nel suo complesso.

.
La sentenza sul liceo classico: non arresti domiciliari ma impegno nei servizi sociali
giudice

di Luciano Benadusi (sociologo dell’educazione, direttore di Scuola Democratica)
Malgrado sia stato con Luigi Berlinguer e con Gian Maria Flick uno dei probiviri del processo al liceo classico, posso ora riprendere alcuni degli argomenti dell’intervento pubblico con cui ho dato la mia motivazione della sentenza di assoluzione.

.
“CLASSICI DENTRO”. Le competenze degli studi umanistici e la sfida del Terzo Millennio
platoaristomatrix

di Irene Baldriga (Dirigente Scolastico Liceo Classico “Virgilio”, Roma)
Presso il liceo classico Virgilio di Roma si è svolto un seminario sulla didattica per competenze. E’ la prima tappa di “Classici Dentro”, un articolato percorso – che contempla un “Processo al Liceo Classico” e un convegno propositivo che punta ad individuare idee ed obiettivi raggiungibili in un futuro vicino. Ne sono promotori tre importanti licei della capitale – il Virgilio, il Visconti e il Giulio Cesare – con il sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e la collaborazione dell’Associazione Insegnanti di Storia dell’Arte (ANISA).

.