Articoli pubblicato con il tag: Alternanza studio-lavoro
IN RISALTO: La proposta di dibattito sul ripensamento degli ordinamenti scolastici
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Attraverso le idee contenute nell’articolo apparso nel n.1/2020 di Scuola democratica a firma di due dei suoi direttori, Benadusi e Campione, (che è leggibile per intero cliccando QUI), proponiamo al dibattito una proposta di ripensamento degli ordinamenti scolastici.

La questione degli ordinamenti scolastici in effetti sembra sparita dall’agenda politica italiana. Riteniamo sia giunto adesso il momento di tornare a riflettere e discutere su questo tema assumendo una prospettiva “lunga” che non si arresti alla discussione di come si ripartirà a settembre dopo un anno scolastico inficiato dall’emergenza Coronavirus.

La riforma degli ordinamenti non andrebbe impostata sulla base di un modello precostituito di carattere ideologico, al contrario andrebbe attentamente tarata sulle situazioni di fatto del nostro paese che ci segnalano problemi, ritardi e criticità anche al cospetto di altri paesi europei

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Il RAV e i PDM: burocrazia o strumenti di apprendimento e miglioramento?
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di Marco Manariti
Il Bilancio Sociale, o il RAV, è uno strumento che se ben utilizzato riflette l’organizzazione e che la fa riflettere.
Come viene fatto il Bilancio Sociale, il suo processo di realizzazione è il cuore pulsante dello strumento, quello che dà i risultati più intensi e preziosi. Se non ci si limita a viverlo come un adempimento burocratico, il bilancio sociale oltre a favorire la comunicazione interna ed esterna, può fungere anche da ponte tra passato e futuro, perché partendo dalla propria identità, storia e dall’interpretazione dei risultati già conseguiti, permette di avviare la nuova programmazione.

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L’esperienza del settore spaziale nel perfezionare costantemente la sua proposta di PCTO per orientare i giovani verso studi tecnico-scientifici
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di Rosa Tagliamonte -

L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) si adopera per supportare la formazione dei giovani attraverso percorsi educativi tecnico-scientifici calibrati sulle esigenze scolastiche, l’ASI intende creare un’interazione reale tra scuola e lavoro, promuovendo anche la creazione di un contesto scolastico più informato sulle opportunità che le materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) possono offrire ai giovani. Dall’anno scolastico 2015/2016, l’ASI promuove percorsi di alternanza scuola-lavoro su tematiche spaziali per accelerare la diffusione di un modello di successo, rappresentato dal settore spaziale italiano ed europeo, tra le giovani generazioni. L’ASI è attenta a perfezionare la sua offerta attraverso l’ascolto delle esigenze e dei suggerimenti delle scuole e dei ragazzi che svolgono l’esperienza di alternanza. Nella fase delicata che oggi viviamo, questa attenzione ha consentito di usare al meglio le opportunità di interazione on line.

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DIBATTITO EDUCAZIONE CIVICA ORA – Un insegnamento per le competenze trasversali
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di Daniela Lazzati

Dall’a.s. 2020/21 entrerà in vigore la legge n. 92 – 20 agosto 2019, con la quale, com’è noto, si introduce l’insegnamento scolastico dell’educazione civica. Si tratta di un’occasione da non perdere per le scuole di ogni ordine e grado, occasione per costruire e sviluppare, nei nostri studenti, competenze trasversali di grande rilevanza, sia per la formazione dei futuri cittadini che, nelle scuole secondarie di secondo grado, per completare il profilo culturale e professionale dei diplomati, in vista del loro ingresso nel mondo del lavoro, ovvero della prosecuzione dei loro percorsi di studi.
In tal senso anche l’insegnamento dell’educazione civica si inquadra nella cornice delle competenze chiave per l’apprendimento permanente del Consiglio d’Europa del 2018, e, in particolare, proprio della competenza in materia di cittadinanza. Per alcune scuole sarà quindi il momento di pensare e di elaborare concretamente una vera programmazione didattica per competenze. E sarà anche il momento di valorizzare i percorsi e le iniziative che, all’interno di Cittadinanza e Costituzione, o di altri interessanti ed innovativi progetti, le scuole hanno attivato già nei precedenti anni scolastici.
Vediamo in concreto qualche buona pratica che può chiarire meglio come l’educazione civica potrà essere parte significativa del curricolo dei diversi indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado.

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L’Alternanza scuola lavoro e il nuovo regime di transizioni scuola-lavoro
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di Francesco Pastore (Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli)
Il 13 settembre 2016, Francesco Giubileo ha presentato l‘attesissimo primo rapporto EYU sull’alternanza scuola lavoro in Italia. Pur riferendosi ad aree geografiche regioni molto diverse, le esperienze analizzate evidenziano molti tratti comuni.

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NUOVA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: BALZO IN AVANTI O SALTO NEL VUOTO?
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di Fabrizio Dacrema (esperto di formazione e lavoro- CGIL nazionale)

Il Ministero dell’Istruzione ha emanato il primo provvedimento per attuare le nuove norme contenute nella legge 107/2015 sulle attività di alternanza scuola lavoro, una Guida Operativa dalla cui lettura probabilmente le scuole non troveranno chiarezza nel modello da perseguire né soluzioni adeguate per individuare contesti lavorativi con cui realizzare percorsi formativi qualificati.

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Apprendistato e alternanza scuola lavoro
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di Francesco Pastore (Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli) in risposta all’articolo “La Buona Scuola: ricominciamo a discuterne” –
L’apprendistato è destinatario delle attenzioni riformatrici di tutti i nuovi governi. Al momento, il ruolo multiforme dell’apprendistato lo rende argomento importante di riflessione sia quando si parla di mercato del lavoro e di flessibilità nel mercato del lavoro (tipo Jobs Act) che quando si parla di sistema d’istruzione (tipo Buona scuola). Riguardo alla Buona scuola, il collegamento è, ovviamente, con il tema dell’alternanza scuola lavoro. Ma qual è la differenza? Devono convivere o trasformarsi l’uno nell’altra?

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Dispersione scolastica: cause e rimedi. Un reddito per i più poveri
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di Francesco Pastore (Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli) -
Il target fissato da Europa 2020 per l’abbandono scolastico è pari al 10%: ogni paese membro deve portare la percentuale di coloro che non completano la scuola dell’obbligo, vale a dire la scuola secondaria di primo grado, al di sotto di questa soglia. La consapevolezza che la causa principale dell’abbandono scolastico è di natura economica consente di guardare con favore l’approccio seguito da molti progetti finanziati di recente in Italia per combattere la dispersione scolastica.

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Discutiamo lo sviluppo della Buona Scuola
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Si riapre il dibattito. Dopo il confronto sul documento “La buona scuola” è tempo di discuterne lo sviluppo avvenuto con il disegno di legge delega del governo che dà uno sbocco sul piano normativo al processo avviato da quel documento e proseguito con la consultazione e con le ulteriori elaborazioni ministeriali.

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La Buona Scuola. Riapriamo la discussione ?
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di Fiorella Farinelli (Esperta di sistemi scolastici e formativi) -
Perché il piano straordinario di assunzioni si materializzi il prossimo 1 settembre, i lavori parlamentari dovrebbero essere velocissimi, non più di qualche settimana. Ci sono però punti caldi che obbligano alla massima attenzione.

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A PROPOSITO DI “Come si finanzia la Buona Scuola”
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di Anna D’Auria (Dirigente Scolastico I.C. “Via Cassia Km 18.700″ di Roma)
Commento all’articolo “Come si finanzia la Buona Scuola” di Francesco Pastore pubblicato su Learnig4
Nell’ evidenziare lo stretto rapporto esistente tra PIL e declino del sistema scolastico italiano, l’articolo di Pastore avanza valide ipotesi che integrano quelle già presenti nella Buona Scuola per evitare sprechi e trovare risorse aggiuntive per l’attuazione del piano di riforma del Governo Renzi. Tuttavia con uno sguardo tutto interno al mondo della scuola, in relazione ai diversi aspetti affrontati nell’articolo, vorrei condividere alcune osservazioni.

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Come si finanzia la Buona Scuola?
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di Francesco Pastore (Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli) –
Il prossimo 3 marzo 2015 è prevista la discussione dei provvedimenti collegati alla Buona Scuola. Learning 4 ne ha parlato abbondantemente in diversi autorevoli interventi nelle scorse settimane. Uno dei punti più discussi è quello dei dubbi su dove trovare le risorse per finanziare la buona scuola. Questo editoriale riflette brevemente sulle proposte presentate dallo stesso governo ed avanza alcune ipotesi aggiuntive.

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Istruzione e Formazione professionale: verso un sistema duale italiano
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di Mimma Giaccari (Direttore Generale ENAIP Nazionale) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” – Il recente documento “La buona scuola”, seppur solo verso la fine, assegna al lavoro una nuova centralità, sollecitando una discussione sui nuovi modelli dell’apprendimento. è un passaggio molto innovativo e meritevole di approfondimento per chi come noi si occupa di formazione professionale facendo ogni sforzo possibile per restituirle la dignità che le spetta all’interno del sistema educativo nazionale e sollecitando, sui vari tavoli, una più attenta osservazione legittimata da numeri ed esiti e svincolata da stereotipi e pregiudizi.

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La “Buona Alternanza” : una riflessione tra “tutor “e “Figura strumentale”
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di Alessandra Benadusi e Monica Bernard (I.I.S. “Paolo Baffi” – Fiumicino)
Come far incontrare realmente le esigenze e i tempi, spesso frenetici, dell’ambiente di lavoro, con quelli sicuramenti più lenti e ponderati della formazione e dell’apprendimento delle pratiche professionali ?

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Stabilizzazioni e dintorni
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di Fiorella Farinelli (esperta di sistemi scolastici e formativi) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione”-
Nel caso del documento “La Buona Scuola” non è facile una “buona” discussione. Certi silenzi del questionario attrezzato per la consultazione fanno perfino sospettare che non interessi granché l’approfondimento di alcuni dei nodi più importanti. O che non se ne siano previste le complessità politiche e tecniche. E’ utile tuttavia provare a piantare qualche chiodo.

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Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione
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Invito al dibattito di La Direzione di Scuola Democratica -
Il documento del Governo intitolato alla Buona scuola è un punto di partenza per una discussione generale di cui si sentiva il bisogno. Il primo suggerimento, quindi, è di misurarsi sulle singole questioni presenti nel documento per articolare e approfondire l’analisi e, soprattutto, per avanzare proposte. Analogamente è necessario procedere per quanto riguarda le questioni (e ce ne sono) di cui il documento non parla e che invece è utile o addirittura necessario affrontare.

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SEGNALAZIONE FLASH : “Cultura l’alternativa alla crisi per una nuova idea di progresso” 10° Rapporto Annuale di Federculture
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da Gavino Mariani (ex professore di Liceo artistico statale) – Con un titolo suggestivo è stato presentato a Roma il 26 giugno il 10° Rapporto Annuale di Federculture. Tra gli elementi che il rapporto pone all’attenzione, almeno due colpiscono rispetto ai collegamenti col sistema formativo.

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Il nuovo numero di Scuola Democratica!
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E’ uscito il nuovo numero di Scuola Democratica. Dopo due Special Issue usciti nel 2013 e prima del terzo monografico che sarà dedicato al tema dell’equità e delle disuguaglianze educative (che sarà curato da Alessandro Cavalli), quello che apre questo 2014 è un numero standard anche se, come vedremo, i contributi che presentiamo sono questa volta focalizzati soprattutto, anche se non esclusivamente, sull’ambito scolastico.

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La sentenza sul liceo classico: non arresti domiciliari ma impegno nei servizi sociali
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di Luciano Benadusi (sociologo dell’educazione, direttore di Scuola Democratica)
Malgrado sia stato con Luigi Berlinguer e con Gian Maria Flick uno dei probiviri del processo al liceo classico, posso ora riprendere alcuni degli argomenti dell’intervento pubblico con cui ho dato la mia motivazione della sentenza di assoluzione.

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“CLASSICI DENTRO”. Le competenze degli studi umanistici e la sfida del Terzo Millennio
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di Irene Baldriga (Dirigente Scolastico Liceo Classico “Virgilio”, Roma)
Presso il liceo classico Virgilio di Roma si è svolto un seminario sulla didattica per competenze. E’ la prima tappa di “Classici Dentro”, un articolato percorso – che contempla un “Processo al Liceo Classico” e un convegno propositivo che punta ad individuare idee ed obiettivi raggiungibili in un futuro vicino. Ne sono promotori tre importanti licei della capitale – il Virgilio, il Visconti e il Giulio Cesare – con il sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e la collaborazione dell’Associazione Insegnanti di Storia dell’Arte (ANISA).

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