Saggi di ricerca su il coinvolgimento dei genitori in chiave interculturale, il registro elettroniche e i suoi usi nelle pratiche scolastiche, il role playong per affrontare il cyberbullismo on line, la mediazione nei conflitti tra coetanei, insegnare la complessità delle decisioni pubbliche;
Punti di vista e approfondimenti su terza (e quarta) missione universitaria, ricerca sociologica e pandemia.
E inoltre recensioni dei testi più aggiornati su prevenzione del fenomeno NEET, riscoperta dell’insegnamento, giovani generazioni e usi emergenti degli smartphone.


In apertura un ricordo di Clotilde Pontecorvo, una vita per l’educazione a scuola e fuori.
Luciano Benadusi e Vittorio Campione invitano a riflettere su “Che fare per l’istruzione e la formazione nella prossima legislatura?” Con approfondimenti di Moscati per l’università e di Farinelli per istruzione e formazione tecnica professionale. Come sempre il numero è arricchito di note e punti di vista e recensioni
La lettura dei programmi elettorali dei partiti sulla scuola si presta a molte chiavi di lettura. si nota una certa disorganicità: buoni o meno buoni propositi messi in fila uno dopo l’altro al di fuori di una comune cornice strategica basata su un’esplicita lettura della realtà e non solo su scelte identitarie e aspettative di raccolta di consensi. Un altro limite è l’incompletezza che si accompagna alla scarsa attenzione a temi importanti, per esempio ai temi della governance, dell’autonomia scolastica, alle riforme dei curricoli e della didattica. Non sorprendono perciò i commenti molto severi di alcuni esperti del settore. L’articolo passa in rassegna i programmi dei sei maggiori partiti: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Azione-ItaliaViva, Partito democratico, Movimento 5Stelle.
A cura di Fondazione Intercultura
All’interno del processo di internazionalizzazione della scuola, la mobilità studentesca internazionale rappresenta un fenomeno strutturale in continuo aumento. Sempre più studenti, decidono di arricchire il proprio percorso italiano di studi con un’esperienza formativa in un paese diverso. La quasi totalità di chi svolge l’esperienza all’estero dichiara che essa ha avuto un impatto decisivo sulla propria vita e che non avrebbe potuto parteciparvi senza una borsa di studio.
Sono stati pubblicati gli Atti della Prima Conferenza Internazionale della rivista “Scuola Democratica”, che si è svolta a Cagliari nei giorni 6,7 e 8 giugno 2019. L’obiettivo della Conferenza era riunire ricercatori, decisori e educatori di tutto il mondo per studiare i concetti di “educazione” in un’era di “post-democrazia” in cui gli studiosi sono chiamati ad affrontare e contrastare nuove forme di democrazia autoritaria. Qui i link aperti e gratuiti ai tre volumi.
E’ on line e in libreria il nuovo numero di Scuola Democratica, la rivista scientifica dedicata a Apprendimento, Scuola, Università, Formazione, Lavoro.
di Stefano Casarino (insegnante di Lettere nei Licei, Presidente della Delegazione di CN dell’A.I.C.C.) –
A partire dall’iniziativa del CIDI di Torino su “Sì, allora cambiamo la scuola (davvero!)”, tenutasi mercoledì 11 febbraio, l’autore si interroga su quale idea di scuola si voglia realizzare oggi. Se manca un progetto, una visione sistemica, un insieme coeso ed articolato di valori fondanti, viene meno qualunque seria e credibile possibilità di innovazione.
di Anna D’Auria (Dirigente Scolastico I.C. “Via Cassia Km 18.700″ di Roma)
Commento all’articolo “Come si finanzia la Buona Scuola” di Francesco Pastore pubblicato su Learnig4
Nell’ evidenziare lo stretto rapporto esistente tra PIL e declino del sistema scolastico italiano, l’articolo di Pastore avanza valide ipotesi che integrano quelle già presenti nella Buona Scuola per evitare sprechi e trovare risorse aggiuntive per l’attuazione del piano di riforma del Governo Renzi. Tuttavia con uno sguardo tutto interno al mondo della scuola, in relazione ai diversi aspetti affrontati nell’articolo, vorrei condividere alcune osservazioni.
di Marcella Delle Donne (Sociologa) – Separati e lontani dai plessi scolastici, i minori Rom in età scolare vengono prelevati ogni mattina da pulmini gestiti da cooperative finanziate dall’ente pubblico. Molte sono le assenze e i bambini Rom giungono, in genere, in ritardo. Hanno difficoltà con la lingua italiana. Per la mancanza di spazio e di luce nelle abitazioni dei campi, i quaderni vengono lasciati a scuola, così anche i più svelti accumulano un gap nell’apprendimento con gli alunni italiani. Un gap che è destinato ad ampliarsi nelle fasi successive del percorso scolastico.
di Alessandra Malpeli (Progetto Chimpa) – Con l’inserimento dei tablet i docenti avevano necessità di uno strumento di controllo che fosse al tempo stesso anche una occasione di formazione per gli allievi. Da un’idea di alcuni docenti del liceo e grazie alla collaborazione con un gruppo piacentino, ITC Network e Ayumu, nasce l’app Chimpa.
di Alessandra Benadusi e Monica Bernard (I.I.S. “Paolo Baffi” – Fiumicino)
Come far incontrare realmente le esigenze e i tempi, spesso frenetici, dell’ambiente di lavoro, con quelli sicuramenti più lenti e ponderati della formazione e dell’apprendimento delle pratiche professionali ?
Il contributo di Scuolemigranti alla consultazione del governo sul documento “La buona scuola” .
di Francesco Cappello (docente del Liceo Artistico F.Russoli di Pisa) -
Riorganizzare le nostre scuole superiori passando da una organizzazione per classi a una per corsi? Un vantaggio tra tanti: l’abolizione del ripetente.
di Gemma De Sanctis (National Project Manager dell’indagine Talis) – L’articolo mette in evidenza le differenze tra i paesi partecipanti all’indagine Talis in ordine all’orario degli insegnanti e, in questo quadro, sia la probabile rilevanza dell’orario di lavoro degli insegnanti italiani nell’alto livello di soddisfazione professionale dichiarata sia le discrasie tra quanto emerge dall’indagine e quanto invece dalle considerazioni di molti insegnanti in ordine a possibili modifiche dell’orario di lavoro
di Elvio Petrecca (docente di scuola secondaria di I grado)
Oscar, Ciro, Rosalia e Gavino sono stati bocciati come tanti nelle scuole italiane. Anche se sono bravissimi nell’usare i loro Tablet, la scuola li ha bocciati perché non è capace di usarli e ancor meno, di educarli a leggere, scrivere e studiare, con i loro dispositivi.
di Elvio Petrecca (docente di scuola secondaria di I grado)
Aspettando la costruzione di nuove scuole e interventi legislativi che modificano l’attuale vergognosa situazione, attualmente molti studenti italiani frequentano scuole fatiscenti ammassati in “classi pollaio” pericolose per la loro integrità fisica e inadeguate per garantire il diritto all’istruzione.
di Romana Bogliaccino (docente di Storia e Filosofia, Liceo Classico “E. Q. Visconti”, Roma)
Le condizioni e i problemi della scuola non sempre sono percepiti e valutati allo stesso modo da chi la osserva dall’esterno e da chi invece nella vita scolastica è immerso ogni giorno. La particolare impronta idealista e storicista della riforma Gentile ha segnato in modo forte e duraturo in Italia non solo il liceo classico ma anche quello scientifico. Nonostante tale base abbia reso più difficile e lento il mutamento dei licei italiani, le trasformazioni sono comunque avvenute, in seguito ad altre riforme e, soprattutto, grazie all’iniziativa autonoma degli insegnanti.
di Assunta Viteritti (Sociologa dei processi educativi)
In una scuola media di Roma è stata introdotta di recente la LIM. Elisa, la docente di Italiano e Storia è l’unica che sa come usarla. Quanto la pratica di Elisa contagerà la pratica degli altri colleghi? Quanto l’oggetto digitale sarà capace di entrare nelle pratiche didattiche diventando un oggetto tecnologico sociale e relazionale?
di Clara Rech (Dirigente scolastico del Liceo “Ennio Quirino Visconti” di Roma)
Presso il Liceo E.Q. Visconti di Roma, l’11 aprile 2014, si è svolto il convegno “Il Processo: l’In-Attualità del liceo classico?”, uno degli eventi previsti all’interno dell’iniziativa Classici Dentro organizzata dai licei romani Giulio Cesare, Virgilio, Visconti.
Un grande gioco, un gioco molto serio. L’imputazione di accusa era infatti la seguente: nella nostra società della conoscenza, iscriversi al liceo classico è una scelta ancora sensata o, piuttosto, sganciata dalla realtà?
di Micaela Ricciardi (Dirigente Scolastico liceo Giulio Cesare – Roma)
La sezione Front line del Blog di Scuola Democratica vuole essere un’occasione e uno stimolo per dar voce agli operatori di scuola, università, formazione. Per parlare di scuola anche sulla scia dell’urgenza della base, sui grandi temi e problemi della scuola. Che di urgenze ormai vive, e da molti anni.