In apertura un ricordo di Clotilde Pontecorvo, una vita per l’educazione a scuola e fuori.
Luciano Benadusi e Vittorio Campione invitano a riflettere su “Che fare per l’istruzione e la formazione nella prossima legislatura?” Con approfondimenti di Moscati per l’università e di Farinelli per istruzione e formazione tecnica professionale. Come sempre il numero è arricchito di note e punti di vista e recensioni


Dall’anno scolastico 2015-2016 l’Alternanza Scuola-Lavoro è stata resa
obbligatoria nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di
secondo grado, per 400 ore negli istituti tecnici e professionali e per 200 ore nei
licei. La progettazione dei percorsi ha assunto un’articolazione triennale per
meglio contribuire a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo,
culturale e professionale dei corsi di studi.
Il presente Rapporto di ricerca illustra i risultati e un primo bilancio di
attuazione di questa riforma, focalizzandosi sui punti di forza e di debolezza, sulle
buone pratiche come sulle criticità emerse nei primi anni di applicazione della
Legge 107 del 2015, cosiddetta “Buona scuola”. Così come riformato il sistema
dell’Alternanza rappresenta un unicum in Europa: in nessun paese europeo è
prevista l’obbligatorietà didattica e curriculare dell’apprendimento in contesti
lavorativi per tutti i tipi e gli indirizzi di scuola superiore, compresi i licei (§ Allegato
“Modelli ed esperienze in Europa”).
di Marco Manariti
Il Bilancio Sociale, o il RAV, è uno strumento che se ben utilizzato riflette l’organizzazione e che la fa riflettere.
Come viene fatto il Bilancio Sociale, il suo processo di realizzazione è il cuore pulsante dello strumento, quello che dà i risultati più intensi e preziosi. Se non ci si limita a viverlo come un adempimento burocratico, il bilancio sociale oltre a favorire la comunicazione interna ed esterna, può fungere anche da ponte tra passato e futuro, perché partendo dalla propria identità, storia e dall’interpretazione dei risultati già conseguiti, permette di avviare la nuova programmazione.
di Rosa Tagliamonte -
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) si adopera per supportare la formazione dei giovani attraverso percorsi educativi tecnico-scientifici calibrati sulle esigenze scolastiche, l’ASI intende creare un’interazione reale tra scuola e lavoro, promuovendo anche la creazione di un contesto scolastico più informato sulle opportunità che le materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) possono offrire ai giovani. Dall’anno scolastico 2015/2016, l’ASI promuove percorsi di alternanza scuola-lavoro su tematiche spaziali per accelerare la diffusione di un modello di successo, rappresentato dal settore spaziale italiano ed europeo, tra le giovani generazioni. L’ASI è attenta a perfezionare la sua offerta attraverso l’ascolto delle esigenze e dei suggerimenti delle scuole e dei ragazzi che svolgono l’esperienza di alternanza. Nella fase delicata che oggi viviamo, questa attenzione ha consentito di usare al meglio le opportunità di interazione on line.
A cura di Fondazione Intercultura
All’interno del processo di internazionalizzazione della scuola, la mobilità studentesca internazionale rappresenta un fenomeno strutturale in continuo aumento. Sempre più studenti, decidono di arricchire il proprio percorso italiano di studi con un’esperienza formativa in un paese diverso. La quasi totalità di chi svolge l’esperienza all’estero dichiara che essa ha avuto un impatto decisivo sulla propria vita e che non avrebbe potuto parteciparvi senza una borsa di studio.
A che punto siamo con l’Agenda 2030? Secondo il rapporto ASVIS registra un certo ritardo.
Il mondo della scuola sta provando a mobilitarsi, quello della formazione? E’ in questo segmento che l’apprendimento è più vicino al cambiamento delle pratiche.
Benadusi Luciano, Campione Vittorio, Moscati Roberto (a cura di)
Il ’68, almeno per quanto attiene al campo dell’istruzione, è stato sì un momento di rottura con il passato, un breaking point, ma ha avuto le sue pre-condizioni e i suoi prodromi nel periodo precedente, e molte ricadute sul periodo successivo.
di Stefania Sisto
La scelta operata dal Governo italiano nel Piano Nazionale Industria 4.0 del 2016 è stata quella di definire un ambizioso programma che potesse portare l’Italia ad essere concepita come “patria della possibilità” con due grandi direttrici chiave: investimenti innovativi e competenze. E due direttrici di accompagnamento: banda larga e supporto ai grandi investimenti innovativi.
Benchè il termine competenza rimandi ad un concetto ormai ricorrente nel linguaggio comune come in quello scientifico, politico e professionale, non disponiamo ancora di un significato preciso e univoco. La Fondazione Agnelli ha affidato ad un gruppo multidisciplinare il compito di esplorare i significati del termine in diversi settori disciplinari.
E’ on line e in libreria il nuovo numero di Scuola Democratica, la rivista scientifica dedicata a Apprendimento, Scuola, Università, Formazione, Lavoro.
di Percorsi. L’italia in movimento
L’alternanza scuola lavoro è un’occasione da non perdere per trasformare la scuola e migliorare il suo rapporto con il territorio e con il mondo del lavoro.
Per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche e alle istituzioni: chiediamo che la normativa vigente venga attuata e migliorata, ma che non si torni indietro.
di Francesco Pastore e Valentina Magri – Nell’alternanza scuola lavoro non ci sono solo “cose terribili”. Non tutti sanno che a ispirare la legge n. 107 del 2015 che ha reso obbligatoria l’alternanza scuola lavoro è stata una famosa impresa del settore motociclistico. Siamo andati a vedere da vicino come funziona.
di Domenico Dodaro
I neet sono persone, per lo più giovani, disoccupate e che non studiano (il termine neet è l’acronimo di Not in Education, Employment or Training). Il 1 Dicembre si è tenuto a Milano al centro congressi di Fondazione Cariplo un convegno internazionale sui neet organizzato da Fondazione Cariplo, l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori e l’università Cattolica del Sacro Cuore. Come si evince dal titolo del convegno, Neeting 2, convegno internazionale sui NEET, si è trattato di un secondo appuntamento.
di Valentina Magri
Transizione scuola-lavoro e servizi per l’impiego. Un convegno a Milano ha fatto il punto su cause e provvedimenti del fenomeno negativo
di Floro Ernesto Caroleo e Francesco Pastore
Per commentare l’andamento del mercato del lavoro i mass-media e i politici citano i tassi di disoccupazione. In verità già i confronti tra le regioni europee su questi dati sono di per sé impietosi e tuttavia non danno una misura esatta del divario “strutturale” che esiste tra i vari paesi e tra le due parti del paese. Il motivo principale per cui il tasso di disoccupazione non può essere considerato un indicatore del divario strutturale è che, per come è definito e costruito, esso è piuttosto un indice congiunturale del mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
di Fabrizio Dacrema (esperto di formazione e lavoro- CGIL nazionale)
È in corso la quarta rivoluzione industriale e più le persone se ne accorgono maggiore diventa la percezione del futuro come minaccia. Vedono nero non solo le vittime dell’esclusione sociale ma anche i ceti medi impoveriti e tutti i soggetti che percepiscono se stessi in una traiettoria socio-economica declinante. Per un Paese come il nostro, così poco propenso all’azione sistemica, la spinta necessaria alla realizzazione di una strategia nazionale delle competenze non può che venire dalle forze sociali, come avvenne con le 150 ore, non a caso, una delle poche esperienze italiane di successo di formazione degli adulti. Lo stesso spirito deve tornare ad aleggiare per un’innovazione 4.0 che metta al centro dignità e qualità del lavoro.
di Fabrizio Dacrema (esperto di formazione e lavoro- CGIL nazionale) –
Primo esame per l’alternanza scuola lavoro obbligatoria introdotta dalla legge 107/2015. La linea comunicativa scelta dal Governo privilegia i toni luminosi del successo. Un’indagine realizzata da CGIL, Fondazione Di Vittorio, Flc Cgil e Rete degli Studenti, mette in luce difficoltà non riducibili a quelle “tipiche delle fasi di attuazione”.
di Francesco Pastore (Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli)
Il 13 settembre 2016, Francesco Giubileo ha presentato l‘attesissimo primo rapporto EYU sull’alternanza scuola lavoro in Italia. Pur riferendosi ad aree geografiche regioni molto diverse, le esperienze analizzate evidenziano molti tratti comuni.
Una proposta che se attuata permetterebbe di sviluppare un’offerta formativa capace di intercettare i bisogni di istruzione e formazione dell’ampia parte di popolazione adulta, soprattutto dei “giovani adulti”, che in Italia è priva di diplomi e di qualifiche professionali. Un deficit grave, e gravido di effetti negativi, per i diretti interessati e per lo sviluppo civile ed economico del paese.
di Clorinda Maisto e Francesco Pastore –
L’alternanza scuola-lavoro (ASL) è senz’altro una delle innovazioni più importanti degli ultimi decenni delle transizioni scuola-lavoro in Italia. Nonostante l’obbligo di legge le resistenze sono ancora tante e la fase iniziale di implementazione è lenta e a macchia di leopardo sul territorio nazionale.