Articoli del mese di: febbraio, 2021
EDUCAZIONE CIVICA ORA – Tutti i contributi al dibattito!
Schermata 04-2458962 alle 14.15.25

Quest’anno è cruciale per definire il modo in cui nelle scuole sarà vissuto l’insegnamento di Educazione Civica, dopo l’entrata in vigore della legge 92/2019 con un inusuale e altissimo consenso in parlamento. Cosa questo insegnamento diverrà nella vita concreta delle scuole, nel percorso di apprendimento e nelle vite degli studenti e delle studentesse dipende ora da una molteplicità di attori.
Per Scuola Democratica è un processo importantissimo da seguire e supportare. La posta in gioco infatti era già altissima lo scorso anno, ma oggi lo è ancora di più.

Clicca per accedere a tutti i contributi del dibattito dal 4 maggio, data del suo lancio su questo blog, a oggi.

.
STORIE DA CONOSCERE E RACCONTARE: CYBERBULLI AL TAPPETO- MANUALE PER L’USO DEI SOCIAL di T. Benedetti- D. Morosinotto
Schermata-2019-09-02-alle-10.33.55-e1567413288536

Recensione a cura di Paola Benadusi Marzocca

Rendere i teenagers di oggi consapevoli delle loro debolezze spesso pericolosamente mascherate, non è un’ impresa tra le più facili. Anche gli adulti, gli insegnanti e i genitori, sicuramente la stragrande maggioranza, non riescono a intercettarle. Non è criminale il social di per sé, ma l’uso che viene fatto a volte per colpire con bugie e inganni le persone prese di mira.

.
IN RISALTO: La proposta di dibattito sul ripensamento degli ordinamenti scolastici
immagine

Attraverso le idee contenute nell’articolo apparso nel n.1/2020 di Scuola democratica a firma di due dei suoi direttori, Benadusi e Campione, (che è leggibile per intero cliccando QUI), proponiamo al dibattito una proposta di ripensamento degli ordinamenti scolastici.

La questione degli ordinamenti scolastici in effetti sembra sparita dall’agenda politica italiana. Riteniamo sia giunto adesso il momento di tornare a riflettere e discutere su questo tema assumendo una prospettiva “lunga” che non si arresti alla discussione di come si ripartirà a settembre dopo un anno scolastico inficiato dall’emergenza Coronavirus.

La riforma degli ordinamenti non andrebbe impostata sulla base di un modello precostituito di carattere ideologico, al contrario andrebbe attentamente tarata sulle situazioni di fatto del nostro paese che ci segnalano problemi, ritardi e criticità anche al cospetto di altri paesi europei

.