di Francesco Pastore (Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli) –
Il prossimo 3 marzo 2015 è prevista la discussione dei provvedimenti collegati alla Buona Scuola. Learning 4 ne ha parlato abbondantemente in diversi autorevoli interventi nelle scorse settimane. Uno dei punti più discussi è quello dei dubbi su dove trovare le risorse per finanziare la buona scuola. Questo editoriale riflette brevemente sulle proposte presentate dallo stesso governo ed avanza alcune ipotesi aggiuntive.


QUANDO: 2 marzo 2015 – Ore 14.30 – 17.30
DOVE: Palazzo Lombardia – Auditorium Testori , Piazza Città di Lombardia 1 – Milano
QUANDO: 19/20 febbraio 2015 DOVE: MIUR – Sala della Comunicazione – Viale Trastevere, 76/a, Roma
Il seminario si propone di valorizzare l’esperienza e il sapere dei dirigenti attraverso uno scambio e un confronto tra pari. Parteciperanno al seminario anche i docenti referenti per l’integrazione e l’intercultura e rappresentanti degli studenti e delle associazioni impegnate su queste tematiche.
di Fiorella Farinelli (Esperta di sistemi scolastici e formativi) – Al 27 febbraio, data prevista per il decollo dei provvedimenti attuativi della “Buona Scuola”, manca ormai pochissimo tempo, ma la lunga cavalcata di consultazioni, convegni e incontri non sembra affatto avere sciolto tutti i nodi. è di notevole interesse lo studio della Fondazione Agnelli, anticipato il 16 febbraio da Gianna Fregonara sul Corriere della Sera, secondo cui l’ingresso dei 140.000 delle GAE potrebbe essere “un boomerang per la scuola” .
di Francesco Pastore (Professore Aggregato di Economia Politica presso la Seconda Università degli studi di Napoli) -
Appena si parla del bisogno di introdurre nell’università italiana anche attività formative di tipo pratico, i professori universitari italiani insorgono. Molti docenti non riescono a vedere che non c’è solo la teoria e che non c’è contraddizione alcuna fra teoria e pratica. Non solo loro, ma anche tanti giovani e meno giovani che essendosi formati nella università italiana non riescono a guardare oltre.