Articoli del mese di: ottobre, 2014
La Buona Scuola è…..creare un sistema di responsabilità
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di Ivana Summa (Esperta CIDI) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” –
Senza un riassetto dei poteri e delle responsabilità all’interno delle singole scuole non può esserci una “buona scuola”. Si rende necessaria una contemporanea e coerente ridefinizione dei ruoli professionali e, in particolare, di quello del docente. Non c’è traccia di tutto ciò nel documento della “buona scuola”.

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Una buona scuola non deve lasciar fuori nessuno
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di Vittoria Gallina (esperta di politiche formative e di processi educativi in età adulta) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” -
I temi contenuti nel documento sulla Buona Scuola possono diventare azioni reali solo se la scuola non perde “pezzi” lungo il percorso e si definisce come istituzione sempre aperta ed utile sia per chi è in età scolare sia per chi, durante la vita, sente la necessità di essere sostenuto nella acquisizione di nuovi saperi e nell’orientarsi (o ri-orientarsi) in un mondo complicato e spesso poco accogliente.

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Stabilizzazioni e dintorni
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di Fiorella Farinelli (esperta di sistemi scolastici e formativi) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione”-
Nel caso del documento “La Buona Scuola” non è facile una “buona” discussione. Certi silenzi del questionario attrezzato per la consultazione fanno perfino sospettare che non interessi granché l’approfondimento di alcuni dei nodi più importanti. O che non se ne siano previste le complessità politiche e tecniche. E’ utile tuttavia provare a piantare qualche chiodo.

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La Buona scuola sul letto di Procuste
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di Paolo Landri (CNR-IRPPS) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” –
Le decisioni del governo in materia di istruzione, ed in particolare quelle contenute all’interno della legge di stabilità, rendono sempre più esplicito il senso della strategia politica del documento ‘La Buona Scuola’ di Renzi/Giannini. Il documento, d’altro canto, non dà adito a dubbi: dedica, infatti, metà dell’attenzione agli insegnanti e condisce il resto con indicazioni generiche riguardanti i curricula, l’introduzione delle nuove tecnologie, l’edilizia scolastica, i meccanismi di finanziamento, la valutazione, etc. L’effetto è una trama a maglie larghe che lascia ‘buchi vistossimi’.

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La Buona scuola sulla cattiva strada
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di Giorgio Allulli (esperto della Rete Europea EQAVET) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” –
Il documento sulla buona scuola contiene molte idee condivisibili, che però vengono smentite alla prova dei fatti. L’esempio più clamoroso proviene dal disegno di legge di stabilità, che abolisce le commissioni esterne agli esami di maturità per ritornare alle commissioni interne, smentendo tutte le parole chiave de “La Buona scuola”.

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La Buona Scuola e la istruzione degli adulti
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di Massimo Negarville (Presidente di Formazione ’80) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” – Il documento La Buona Scuola giustamente sottolinea che: “In Italia abbiamo 700 mila disoccupati tra i 15-24enni, e 4 milioni 355 mila ragazzi che non studiano, non lavorano, non sono in formazione (c.d. NEET), in grossa parte alimentati da una dispersione scolastica tra le più alte d’Europa (17,6%)”. Le proposte che il documento avanza vogliono evitare in futuro che questa situazione rimanga e si perpetui: nobile e condivisa intenzione, ma la scuola italiana può fare qualcosa per coloro che sono oggi in questa situazione o questo problema non la riguarda?

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La “Buona Scuola” : tra buona dirigenza e protagonismo docente
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di Antonio Valentino (ex dirigente scolastico) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” – Nel documento sulla Buona Scuola, l’argomento della Dirigenza è toccato in modo non sistematico, con richiami in punti diversi e piuttosto affrettati e con una visione complessiva che, seppure introduca elementi di novità, nell’insieme dà l’impressione di una non adeguata comprensione della sua rilevanza in questa operazione della “buona scuola”. L’articolo prova dunque a mettere in fila i passaggi del documento che riguardano il dirigente scolastico o riconducibili ai suoi campi di azione.

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Come reclutare per l’insegnamento i migliori futuri laureati (previa una conclusione corretta per il passato)
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di Giunio Luzzatto (esperto di organizzazione didattica dei sistemi universitari) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” – Il capitolo della “Buona Scuola” sul reclutamento dei docenti tratta le tematiche da affrontare a regime, previa la soluzione con provvedimenti di emergenza della situazione passata. L’ipotesi di integrale attuazione del progetto Gelmini sull’abilitazione è piuttoto criticabile, e spinge ad avanzare una soluzione alternativa che coinvolga organicamente le procedure di reclutamento.

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Buona scuola e Buona Costituzione
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di Anna Armone (direttore di “Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione scolastica” e formatrice del personale scolastico) in risposta all’articolo “Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione” – La “Buona scuola”, benché ricca di spunti riformatori, non è coerente con il sistema costituzionale e amministrativo dell’istruzione. La funzione dirigenziale, il reclutamento dei docenti, la valutazione delle scuole e dei dirigenti vengono interpretati e progettati in una dimensione autoconsistente, negando la Governance dell’intero sistema.

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Per avere una buona scuola ci vuole una buona discussione
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Invito al dibattito di La Direzione di Scuola Democratica -
Il documento del Governo intitolato alla Buona scuola è un punto di partenza per una discussione generale di cui si sentiva il bisogno. Il primo suggerimento, quindi, è di misurarsi sulle singole questioni presenti nel documento per articolare e approfondire l’analisi e, soprattutto, per avanzare proposte. Analogamente è necessario procedere per quanto riguarda le questioni (e ce ne sono) di cui il documento non parla e che invece è utile o addirittura necessario affrontare.

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IN AGENDA: workshop internazionale “La valutazione della ricerca nelle Humanities and Social Sciences”
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organizzato da : ANVUR, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca

Quando :17 novembre 2014 Dove: Roma, Auditorium Antonianum – Viale Manzoni, 1

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IN AGENDA: Convegno “Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l’Università e per il Paese”
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Organizzato da Ruiap / Università di Genova – 24 ottobre 2014 a Genova

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In agenda: “Smart Education & Technology days – 3 Giorni per la Scuola” Napoli
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9, 10 e 11 ottobre 2014 ; Napoli, Città della Scienza –
Il principale evento di incontro e riflessione della scuola sulla didattica innovativa realizzato in Italia, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da Città della Scienza, in collaborazione con la Direzione USR per la Campania.

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In agenda: “Educare i giovani oggi: le nuove sfide dell’insegnamento tra locale e globale, verso una Cittadinanza Globale attiva”. Seminario del progetto “Parlez-vous global?”
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Giovedì 9 ottobre 2014, Milano . Gli studenti stranieri in Lombardia sono quadruplicati in 10 anni e toccano le 191.526 unità. Di questi, oltre la metà è nata in Italia. Come affrontano gli insegnanti la sfida posta dalla multiculturalità? Come aggiornano i saperi, la didattica, il metodo?

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Tema: la buona scuola
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vignetta di Scrivo Suibanchi (pseudonimo di una insegnante di sostegno precaria)

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