di Ugo Marani (professore di Politica Economica presso l’Università di Napoli Federico II, presidente di RESeT)
Un qualunque diplomato che non studi, non lavori o non si formi è, allo stesso tempo, uno spreco di potenziali risorse e un onere di bilancio pubblico, in termini di sussidi, indennità, imposte e contributi sociali non versati. I cultori dell’austerità, regionali e nazionali, dovrebbero fare attenzione. E invece no: il bilancio pubblico non si migliora includendo generazioni perdute ma escludendone altre, come se fosse meglio una maggior contraddizione domani che un tentativo di miglioramento oggi.